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SCANDALO VOLKSWAGEN: motori diesel e modelli coinvolti

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Volkswagen Golf diesel

SCANDALO VOLKSWAGEN: motori diesel truccati

A metà settembre 2015, l’Environmental Protection Agency (Epa) ha accusato il Gruppo Volkswagen di aver venduto negli USA 482 mila vetture diesel a marchio Volkswagen e Audi equipaggiate con un programma segreto inserito nelle centraline elettroniche che consentiva di mascherare le reali emissioni inquinanti del motore 2.0 TDI declinato in vari livelli di potenza. L’annuncio ha avuto un immediato risalto mediatico e la notizia ha fatto il giro del mondo in poche ore. Dopo alcuni giorni di confusione, Volkswagen ha ammesso le proprie colpe e lo scandalo si è allargato a dismisura, coinvolgendo tutti i mercati dove il Gruppo tedesco è presente e causando un tracollo in borsa delle azioni Volkswagen (-35% in pochi giorni).

Ora il Gruppo Volkswagen, che all’inizio del 2015 era diventato il più grande costruttore al mondo di automobili sorpassando GM e Toyota, dovrà sborsare molti, molti soldi. Gli analisti ipotizzano che tra multe e risarcimenti Volkswagen dovrà sborsare una cifra compresa tra i 7 e i 50 miliardi di dollari ma al momento nulla è stato ufficializzato e fare una stima complessiva è attualmente impossibile. Di sicuro ci sono la multa salatissima imposta dal governo americano (da 6 a 18 miliardi di dollari), i risarcimenti dei fondi che avevano investito nelle azioni del Gruppo, le class action dei clienti danneggiati, il richiamo in officina di tutte le auto diesel con centralina truccata (oltre 11 milioni) e l’incalcolabile danno d’immagine, che non riguarda solo Volkswagen ma tutto il “Made in Germany”.

SCANDALO VOLKSWAGEN: come funzionava la truffa

Oggi le prestazioni dei motori non sono controllate dalla meccanica ma dall’elettronica, ovvero da un computer centrale, in gergo tecnico Ecm o Ecu (Engine control unit o engine control module), genericamente chiamato centralina. Per superare i severi test di omologazione e le norme anti-inquinamento USA ed Europee Volkswagen ha caricato sulla centralina dei veicoli equipaggiati con il motore diesel 2.0 TDI di tipo EA189 un software alterato in grado di riconoscere quando la vettura era sottoposta ai test sui rulli e modificare di conseguenza le modalità di funzionamento del propulsore riducendone le emissioni inquinanti. Una volta concluso il test la centralina reimpostava le vecchie impostazioni migliorando le prestazioni su strada a scapito delle emissioni.

SCANDALO VOLKSWAGEN: i modelli sotto accusa

Come è già stato scritto, al momento l’unico motore Volkswagen sotto accusa è il diesel 2.0 TDI di tipo EA189. Questo propulsore Common Rail Euro 5 è stato il più richiesto dai clienti europei negli ultimi anni ed è stato offerto su oltre trenta modelli del Gruppo come: Volkswagen Golf, Tiguan, Touran, Passat, Caddy, Sharan; Audi A3, A4, Q3 e Q5; Seat Leon, Alhambra; Skoda Octavia, SuperB e Yeti. In Europa, le centraline potrebbero essere state truccate anche sui modelli Volkswagen equipaggiati con il motore diesel 1.6 TDI, ma al momento non ci sono certezze in merito. Lo scandalo riguarda solo i motori diesel Euro 5 del Gruppo Volkswagen commercializzati dal 2009 a giugno 2015.

SCANDALO VOLKSWAGEN: quante vetture truccate sono state vendute in Italia?

Lo scandalo dei motori diesel truccati da Volkswagen riguarda un numero elevatissimo di automobili, si parla di oltre 11 milioni in tutto il mondo, delle quali poco meno di 500.000 vendute negli USA (dove lo scandalo è scoppiato a metà settembre) e 2,5 milioni vendute in Germania. Secondo recenti comunicazioni ufficiali, in Italia le auto Volkswagen equipaggiate con motore diesel EU5 Tipo Ea 189 con il software modificato sono più di 600 mila, così suddivise per marca: Volkswagen 361.432, Audi 197.421, Seat 35.348, Skoda 38.966, Volkswagen Veicoli Commerciali: 15.291.

SCANDALO VOLKSWAGEN: cosa devono fare i possessori delle auto truccate?

Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali da parte di Volkswagen e siccome le normative sono diverse da stato a stato si possono solo fare delle ipotesi. Dovendo far rientrare le auto sotto accusa nelle normative antinquinamento locali, l’azione più probabile è un repentino richiamo in officina per tutti gli 11 milioni di veicoli Volkswagen con centralina truccata. Le opzioni possibili sono due: la riprogrammazione del software che gestisce il motore (ma in questo caso è probabile che verranno restituite auto con prestazioni ridotte e sarà necessaria una nuova omologazione) oppure l’aggiornamento dei filtri e del catalizzatore (soluzione molto costosa ma che garantirebbe prestazioni inalterate).

Dopo lo scandalo Volkswagen molte altre case automobilistiche (tra le quali Bmw e Fiat) si sono affrettate nel comunicare che le loro autovetture sono in regola e nessun software è stato alterato. Tuttavia, con i nuovi controlli previsti in diversi paesi, lo scandalo potrebbe essere molto più grande e riguardare anche altri produttori. A dirlo chiaramente, nero su bianco, è l’associazione “Transport & Environment”, nel suo ultimo rapporto “Mind The Gap 2015”, pubblicato il 28 settembre 2015. Nello studio si parla di CO2, non di NOx, sottolineando le “enormi differenze” tra i dati dei test e quelli del “mondo reale”. C’è quindi da aspettarsi nuovi sviluppi e nuovi scandali nei prossimi mesi.