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Auto elettrica: quale futuro per il nostro paese

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Auto elettrica Renault Twizy

Sebbene il 2015 sia stato un anno di crescita per il mercato delle auto elettriche in Italia, con un incremento delle vendite pari al 31,5% rispetto all’anno precedente, queste nuove immatricolazioni non rappresentano che lo 0,1% del totale: 1.460 veicoli elettrici contro le 1.574.872 automobili vendute in totale. Molto meglio hanno invece fatto le auto ibride, con 26.117 veicoli venduti l’anno scorso, a fronte di un incremento delle vendite pari al 21,5% sul 2014.

L’auto elettrica ne ha ancora di strada da far nel Belpaese. Basta dare un’occhiata alle performance di paesi europei quali Paesi Bassi e Norvegia, dove le immatricolazioni di questi veicoli costituiscono rispettivamente il 10% e il 22,8% del totale. Parliamo ovviamente dei due paesi più all’avanguardia nel continente sia dal punto di vista delle infrastrutture sia per quanto riguarda le agevolazioni economiche rivolte a chi vuole acquistare un auto green. Ma anche senza andare a guardare i top player del mercato, possiamo vedere come l’Italia resti indietro anche facendo un confronto con la media dei paesi europei: rispetto al 2014 infatti, il 2015 ha registrato un incremento del 47,8% per quanto riguardo l’immatricolazione di auto elettriche nel continente, un trend che ha portato il mercato delle vetture a batterie a chiudere l’anno con 97.687 unità consegnate, pari allo 0,61% del totale.

Altre performance degne di nota sono quelle della vicina Francia con 10.670 veicoli elettrici venduti nel 2015, la Gran Bretagna con 28.188 consegne, corrispondenti ad un incremento pari al 94% sul 2014, e la piccola Danimarca con 4.672 immatricolazioni, ben tre volte il numero di quelle registrate in Italia. Questo ricambio generazionale dell’automobile è testimoniato in Europa dalla nascita di numerose startup specializzate nell’acquisto di auto usate online, anche di quelle più vecchie; aziende che stanno sempre più rafforzando la loro presenza anche in Italia.

Cosa manca al nostro paese per colmare il gap che abbiamo nei confronti dell’Europa? Innanzitutto l’introduzione di misure di incentivazione su scala nazionale da parte del Parlamento e del governo per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale; investimenti per estendere la rete di ricarica su tutto il territorio; facilitazioni quali l’ingresso gratuito nelle zone a traffico limitato e i parcheggi destinati unicamente a questi veicoli; politiche di mobilità green e sostenibile adottate a tutti i livelli, a partire dai comuni.

Insomma: bisogna muoversi e subito. Secondo infatti il rapporto annuale New Energy Finance pubblicato da Bloomberg, entro il 2025 le auto elettriche saranno più convenienti di quelle tradizionali e nel 2040 le loro immatricolazioni ammonteranno a 41 milioni, ben il 35% delle vendite totali. E’ dunque prevista una crescita esponenziale dell’uso di veicoli elettrici a livello globale, pari a quasi 90 volte a quella che si è verificata nel biennio 2014-2015. Più che ricambio generazionale, è una vera e propria rivoluzione.