Durante l’Hydrogen Council CEO Meeting a Parigi, l’Executive Vice Chairman di Hyundai, Euisun Chung, ha identificato tre passaggi chiave per accelerare il processo di transizione verso una società a idrogeno:
- Ridurre i costi attraverso l’innovazione tecnologica
- Creare un sistema di gestione della sicurezza globale per l’idrogeno
- Favorire un’ampia accettazione dell’idrogeno
Come primo passo, Chung ha raccomandato di cercare di ridurre i costi attraverso l’innovazione tecnologica in tutti i settori dell’industria dell’idrogeno. Al fine di sfruttarne appieno il potenziale di migliore alternativa ai combustibili fossili, è necessario esplorare nuovi modi creativi per ridurre i costi in un arco di tempo più breve nell’intera catena di valore – compresi produzione, stoccaggio, distribuzione e utilizzi.
L’Executive Vice Chairman Chung ha anche enfatizzato il bisogno di istituire un sistema di gestione della sicurezza globale lungo l’intera catena del valore dell’idrogeno, al fine di convincere l’opinione pubblica che l’idrogeno è completamente affidabile in termini di sicurezza. Per favorire ulteriormente un’ampia accettazione dell’idrogeno, Chung ha sottolineato la necessità che governi e politica promuovano una visione di una società a idrogeno, i benefici e le opportunità che questa creerà.
I passaggi sono in linea con il messaggio che il Co-Chairman ha trasmesso in una recente intervista con l’Hydrogen Council, in cui ha affermato che il consiglio continuerà a collaborare con le associazioni regionali e nazionali per l’idrogeno per analizzare lo stato attuale delle politiche governative, delle normative e delle tecnologie, fornendo a sua volta soluzioni tecnologiche applicabili e suggerimenti in termini di policy.
Nuovo Report: il costo dell’idrogeno dovrebbe ridursi prima del previsto
Nell’occasione, l’Hydrogen Council ha pubblicato un nuovo report che dimostra come il costo delle soluzioni a idrogeno diminuirà notevolmente entro i prossimi dieci anni, in anticipo rispetto a quanto precedentemente ipotizzato. Con il continuo aumento di produzione, distribuzione e sviluppo di apparecchiature, si prevede che i costi diminuiranno fino al 50 per cento entro il 2030 per un’ampia gamma di applicazioni, rendendo l’idrogeno finanziariamente competitivo rispetto ad altre alternative a basse emissioni di carbonio e, in alcuni casi, anche rispetto alle soluzioni convenzionali.
Il rapporto mostra significative riduzioni dei costi previste per oltre 20 diverse applicazioni dell’idrogeno, come il trasporto a lunga distanza e il trasporto pesante, il riscaldamento industriale e il bilanciamento del sistema energetico, che comprende circa il 15 per cento del consumo globale di energia – un’opportunità concreta.
Secondo il rapporto, questa traiettoria dei costi può essere attribuita principalmente a:
- Crescente utilizzo dell’infrastruttura di distribuzione
- Aumento della produzione
- Consistente riduzione dei costi della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
Per sviluppare questa opportunità, saranno necessarie politiche di sostegno nelle aree geografiche chiave, insieme a investimenti per circa 70 miliardi di dollari fino al 2030. Una cifra considerevole, nonostante rappresenti meno del 5% della spesa annua globale per l’energia. A titolo esemplificativo, il sussidio fornito alle energie rinnovabili in Germania è stato pari a circa 30 miliardi di dollari nel 2019.
“Un futuro con energia pulita grazie all’idrogeno è più vicino di quanto pensiamo, perché l’industria ha lavorato duramente per affrontare le sfide attuali. Il rapporto mette in luce ciò che ancora rimane da fare e delinea un chiaro percorso da seguire”, ha dichiarato Benoit Potier, presidente e CEO di Air Liquide e Co-Presidente dell’Hydrogen Council.
“Il 2020 segna l’inizio di una nuova era per l’energia: man mano che il potenziale di integrazione dell’idrogeno nel nostro sistema energetico globale diventa realtà, possiamo aspettarci meno emissioni, maggiore sicurezza e flessibilità. Questo annuncia il decennio dell’idrogeno”.
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