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I modelli Fiat sono davvero 100% italiani?

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Nuova Fiat 500 elettrica
Nuova Fiat 500 elettrica

Ecco dove vengono realmente prodotte le auto Fiat vendute in Italia

Da recenti sondaggi emerge che 8 italiani su 10 vorrebbero acquistare solo prodotti “Made in Italy”
per sostenere concretamente l’economia nazionale in crisi. Ma chi deve acquistare una macchina nuova come si deve comportare?

Con questo articolo vorremmo fare un po’ di chiarezza su dove vengono realmente costruiti i nuovi modelli della gamma Fiat, considerati da un ampio numero di persone “100% italiani”. Molti non lo sanno ma pochissime delle auto nuove Fiat vendute sul nostro mercato sono realmente prodotte in Italia.

Per cominciare una precisazione, dal 2014 Fiat è diventato un marchio di FCA (Fiat Chrysler Automobiles), Gruppo automobilistico con sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra, composto da due consociate: FCA Italy, con sede a Torino (ex Fiat SPA), e FCA US con sede ad Auburn Hills, Michigan (ex Chrysler Group).

La multinazionale include anche i brands: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Maserati, Ram Trucks, Mopart e SRT.

FCA progetta, sviluppa e produce automobili, suv, pickup fuoristrada, auto crossover, veicoli commerciali leggeri, componenti e sistemi di produzione per clienti in tutto il mondo e con siti produttivi sparsi in diversi continenti. I mercati principali per il marchio Fiat sono l’Europa (Italia in primis) e il Sud America, mentre nel resto del mondo le vendite sono dominate dai brand Ram e Jeep. Con la chiusura di tutte le concessionarie europee, il marchio Lancia è ormai presente solo in Italia.

Dopo il fallimento di un accordo con il Gruppo Renault-Nissan, nel corso del 2020 è stata portata avanti la trattativa con il Gruppo PSA (Citroen, DS, Opel, Peugeot). Il 16 gennaio 2021 l’accordo è stato ufficializzato dando vita alla nuova società Stellantis,  il quarto gruppo mondiale nel mercato dell’automobile con oltre 20 brand.

Ogni fusione tra case automobilistiche ha sempre l’obbiettivo di migliorare le economie di scala ottimizzando le sinergie e unire le conoscenze tecnologiche. Ma questo processo ha bisogno di tempo e i primi modelli Fiat nati in collaborazione con PSA non arriveranno sul mercato prima del 2023.

 Attualmente la nuova gamma Fiat per il mercato italiano è cosi composta:

  • Panda assemblata nello stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli)
  • 500/500C assemblata nello stabilimento di Tychy in Polonia (dove viene costruita anche la Lancia Ypsilon)
  • 500 elettrica assemblata a Torino Mirafiori
  • 500X assemblata nello stabilimento di Melfi (insieme ai suv Jeep Renegade e Compass)
  • 500L/500L Wagon assemblata nello stabilimento di Srbija in Serbia (ormai a fine carriera)
  • Tipo (berlina e station wagon) assemblata nello stabilimento di Tofas in Turchia (insieme ai modelli Fiorino e Doblò, ormai a fine carriera)

Come si può notare da questo elenco solo i modelli Fiat Panda, 500X e la nuova 500 elettrica sono realmente costruiti in Italia, e tra l’altro con molti componenti provenienti dall’estero. Infatti, in un mercato ormai globale, stabilire la nazionalità di un marchio piuttosto che di una vettura è davvero un’impresa ardua.

Tutti i costruttori si riforniscono presso una rete condivisa di fornitori internazionale, pertanto, per fare un esempio, paradossalmente ci può essere più “Made in Italy” in un’auto straniera rispetto alla Fiat Tipo prodotta in Turchia.

Con l’accordo tra FCA e PSA e la nascita del nuovo Gruppo Stellantis la situazione diventerà progressivamente ancora più articolata. Saranno molte le novità Fiat che nei prossimi anni condivideranno piattaforme, tecnologie e siti produttivi con i modelli francesi PSA. Per esempio si sa che la prossima generazione della Panda potrebbe essere costruita in Polonia, cosi come il futuro B-Suv Fiat atteso nel 2023 e la nuova generazione della Lancia Y in arrivo nel 2024, mentre dal 2025 lo stabilimento di Melfi verrà convertito alla produzione di suv e crossover elettriche vendute con marchi DS, Lancia e Opel.

Scopri qui l’elenco delle auto novità in arrivo nei prossimi anni